Il multitasking: ciò che nessuno dice e perché non è la soluzione migliore
Oggi più che mai, complice la diffusione del fenomeno informatico, essere multitasking rappresenta una delle qualità più richiesto in qualsiasi ambito lavorativo. Tuttavia, quella che può spesso sembrare come una caratteristica positiva, da sollecitare e incentivare a ogni costo, si dimostra in realtà meno produttiva di quanto si pensi, con numerosi impatti fisici e mentali per i lavoratori di ogni età e di ogni tipologia.
L’occasione di lavorare in un coworking.
Ecco perché l’abilità di coworking, ossia la facoltà di lavorare bene in gruppo, in sintonia e senza problemi, rappresenta la vera nuova frontiera per gli impiegati di tutto il mondo.
Spazio Daruma, azienda leader del settore, mette a disposizione proprio la possibilità di realizzare team di coworker efficienti, preparati e qualificati, per portare al termine i diversi obiettivi lavorativi e per poter svolgere il proprio mestiere in un clima di collaborazione e condivisione.
Vediamo dunque insieme per quale motivo il multitasking è sopravvalutato, quali sono i suoi limiti e perché non rappresenta la soluzione migliore per nessun lavoratore.
Che cosa significa multitasking?
Prima di scendere nel dettaglio e comprendere quali siano i difetti dell’essere multitasking, è necessario chiarire al meglio cosa significa possedere questa particolare abilità e cosa comporta.
Quando un datore di lavoro si mette alla ricerca di un dipendente multitasking, il riferimento è a qualcuno che dimostri di essere in grado di compiere più mansioni nello stesso momento, gestendo in questo modo diversi progetti contemporaneamente.
Sebbene questa particolare caratteristica possa essere confusa con un grande pregio, nella maggior parte dei casi non è tutto esattamente così. L’illusione, infatti, fa pensare che riuscire a poter compiere più compiti in poco tempo rappresenti un vantaggio per la persona, che ha quindi la possibilità in questo modo di gestire una quantità grande di lavoro concentrata in un’unica persona.
L’importanza di dire NO a qualcosa che non sappiamo far
Tuttavia, sebbene esistano persone dotate di particolari abilità che le permettono di essere multitasking, svolgere questo tipo di attività, a lungo termine, può comportare non pochi problemi sia di natura psichica che di natura fisica. Infatti, ritmi serrati, stress accumulato e forte senso di responsabilità possono spesso indurre la persona a sprofondare in un vero e proprio baratro mentale e fisico, dalla quale uscire diventa sempre più difficile.
Quali sono i limiti del multitasking e perché scegliere il coworking?
Come anticipo in precedenza, l’idea che essere multitasking sia un vantaggio per molti è un falso mito. Questo infatti porta non solo a un calo di attenzione e delle prestazioni dei diversi lavoratori, ma genera un insieme di meccanismi di ansia, stress e stanchezza che non permettono di lavorare bene e che invece causano un danneggiamento psico-motorio.
Cosa significa vivere l’atmosfera di un coworking?
Proprio per questo motivo, la nuova frontiera del lavoro non è più la ricerca del dipendente in grado di far tutto da solo, ma bensì il coworking. Si tratta di un meccanismo di lavoro che permette di collaborare in piena sintonia coi propri colleghi, gestendo simultaneamente più funzioni e progetti, senza per questo motivo gravare sulle spalle di un’unica persona.
L’importanza delle relazioni
Il coworking, ossia la creazione di gruppi specializzati in funzioni specifiche, ciascuno incaricato di compiti differenti, infatti, permette non soltanto di raggiungere gli obiettivi previsti nel minor tempo possibile, ma anche di gestire al meglio fattori di nervosismo che potrebbero intaccare il rendimento di ogni lavoratore. Inoltre, questa particolare caratteristica consente di poter avere scambi reciproci di idee, opinioni e gesti che favoriscono la nascita di rapporti umani e la creazione di un ambiente di lavoro sano e divertente presso la quale dare ciascuno il massimo di se stesso.